Presentazione
Provo una soddisfazione antica nell’usare gli avanzi. Essere in grado di ridurre gli sprechi mi fa sentire una massaia moderna, mi riempie di orgoglio e mi spinge a provare nuove ricette. Qualche giorno fa ho preparato il latte di mandorla a partire da mandorle intere e mi sono ritrovata con un avanzo di mandorle frullate con acqua del tutto simile alla ricotta (se vi interessa ho seguito più o meno questo procedimento).
Le mandorle frullate, raccolte in un canovaccio bianco con il quale avevo filtrato il latte, avevano una consistenza morbida, erano di un bianco candido e sembrava che potessero facilmente impreziosire torte, biscotti, salse o impanature per carne e pesce. Contenevano mille possibilità e non volevo proprio sprecarle.
Quello che ho fatto è stato impastarle con farina di riso, uova e zucchero, usandole come se fossero burro per fare una frolla del tutto particolare.
O almeno, questo era il risultato che mi aspettavo. Alla fine sono invece usciti dal forno biscotti morbidi, quasi fondenti, caratterizzati da un leggero aroma di limone che ho esaltato ricoprendoli con una glassa sottile fatta di zucchero a velo e limone. Il contrasto del dolce e dell’acido in un biscotto ha il potere di non stancarti, ti irretisce e ti impedisce di fermarti al primo, o al secondo.
Si possono servire con un tè al limone, altrettanto acidulo e agrumato. La loro consistenza morbida e densa non richiede però che siano inzuppati, ma semplicemente accompagnati, da presentare insieme su un vassoio in un momento di calma, ma anche dopo cena insieme ad una tisana della buonanotte.
Ulteriore lato positivo di questi biscotti, oltre a permetterti di riciclare creativamente le mandorle avanzate, è che sono naturalmente senza glutine e senza latticini, adatti quindi anche a chi presenta intolleranze. Controllate bene ovviamente gli ingredienti che usate per essere sicuri che siano gluten free, con la spiga barrata.