Presentazione
La torta di oggi, che vuole celebrare il Solstizio, i giorni della luce, dell’abbondanza e del raccolto, è ispirata a queste leggende, che mi hanno sempre affascinata fin dai primi libri fantasy che ho letto, molti estate fa, in quel letto fresco di nonna in uno dei lunghi pomeriggi estivi della mia infanzia. È una torta da bosco di fate e folletti, piena di frutta fresca, pesche gialle mature, accesa da un goccio di idromele. Buona estate a tutti!
Come potete vedere dagli ingredienti, è una torta che all’apparenza non è molto dolce, ha soltanto 110 grammi di miele di acacia. Se preferite potete aumentare la quantità di altri 50 – 60 grammi, ma se utilizzate pesche molto mature io vi consiglio di tenere bassa la quantità di miele, per poter apprezzare la succosità e la dolcezza della frutta.
L’idromele, forse la bevanda fermentata più antica del mondo, si ottiene dal miele ed era conosciuta nell’antichità come la bevanda degli dei. Potete sostituirlo con del vino dolce, del vinsanto o anche un goccio di succo di arancia, ma nella ritualità della torta l’idromele si guadagna un suo posto d’onore.
Servila con un succo di frutta (pesca, albicocca, pera) servito con del ghiaccio ed una spruzzata di idromele per i più grandi.